Grape to glass, si parte infatti dalla materia prima più a km zero che si possa qui immaginare, l’uva. Una famiglia, che è nel mondo del vino da due generazioni, sviluppa un concetto di winery & distillery, una novità assoluta da queste parti. Un alambicco potstill, pure lui di manifattura toscana. Un Manifesto che confina il distillatore in un affascinante mondo di sfide e di magia.

Claudio Riva

20/11/2019

Winestillery si trova a Gaiole in Chianti ed è l’unica distilleria nel Chianti Classico. Alambicchi accesi da pochi mesi e già una identità molto forte.
La visita parte dalle vigne di famiglia e, complice una gloriosa giornata autunnale con tanto di vendemmia in corso, il fascino della farm distillery diventa subito irresistibile. Enrico ci fa assaggiare il mosto che è alla base di tutto. E il tutto inizia sorprendentemente … dalla vodka! Doppia distillazione, la prima supera il 96%, la seconda lentissima in potstill ricerca un continuo riflusso dei vapori per un risultato morbido, elegante e molto appagante al palato. Ovviamente non filtrata a freddo, vodka premium lo è davvero, riscrive completamente l’approccio al distillato “nudo”.
La vodka è al momento anche base per un London Dry Gin e un Old Tom Gin. A completare la gamma il Vermouth rosso, ma questo è solo l’inizio. Fantasia e determinazione non mancano, un paio di nuovi progetti sono già stati programmati, ne berremo.
Dico da mesi che la micro-distillazione è ormai sbarcata in Italia e che grazie alla attenzione e fantasia del bel paese vedremo finalmente cose nuove. Ecco qui Winestillery.

Claudio Riva

Fondatore di Whisky Club Italia
Co-fondatore di Distillerie.IT