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Trentino Grappa, la storia
L’Istituto Tutela della Grappa del Trentino, da oltre 50 anni, ha il compito di valorizzare, tutelare e promuovere la qualità della produzione della Grappa, ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte e distillate in Trentino, oltre che di qualificarla con l’apposito marchio del Tridente come certificato a garanzia di qualità di Grappa Trentina.
Alessandro Maurilli
01/07/2021
La “Trentino Grappa”: dalla nascita dell’Istituto alla Dop
L’Istituto di Tutela Grappa del Trentino nasce negli anni ’60 del secolo scorso e dopo un percorso di iniziazione fu fondato ufficialmente nel 1969 da cinque distillatori: Bertagnolli, Pisoni, Sebastiani, Segnana e Bassetti. I fondatori avvertivano in quegli anni la necessità di tutelare la grappa trentina in modo più severo, definendo quindi uno standard di qualità minimo che dovesse essere raggiunto. Ben quattro discendenti dei cinque soci fondatori sono ancora in distilleria e alcuni siedono ora nel consiglio direttivo dell’Istituto composto da: Bruno Pilzer (presidente), Alessandro Marzadro (vicepresidente), Rudy Zeni (Distilleria Zeni), Bernardino Poli (Casimiro), Carlo Pezzi (Pezzi), Giuliano Pisoni (Distilleria Pisoni), Luigi Cappelletti (Cappelletti Nova Salus), Fabio Andreis (Distillerie Trentine), Franco Bertagnolli (Bertagnolli).
La nascita dell’Istituto ha portato la Trentino Grappa a dotarsi di un disciplinare interno da seguire per ottenere il prestigioso marchio del tridente. In virtù di questo disciplinare la grappa deve essere prodotta esclusivamente con vinacce trentine. I distillatori associati all’Istituto devono consegnare una campionatura del prodotto per controlli chimici in laboratorio e successive verifiche da parte di una commissione di assaggio. Solo se i controlli danno esito positivo il produttore potrà apporre sulle proprie bottiglie il marchio “Trentino Grappa”, il cosiddetto “marchio del Tridente”. Oggi lo stesso disciplinare volontario è stato registrato a livello europeo ed è la base per raggiungere il marchio Grappa Trentina Dop.
Il sistema dei controlli, unico in Italia per la grappa.
Al termine della distillazione il produttore aderente all’Istituto Tutela Grappa del Trentino che desidera apporre il marchio “Trentino Grappa” (il cosiddetto “marchio del Tridente”) sulla bottiglia deve prelevare quattro campioni di prodotto per le analisi chimiche. Queste sono effettuate presso il laboratorio d’analisi della Fondazione Mach di San Michele all’Adige. Passato il controllo dei parametri chimici, un campione dei quattro viene sottoposto all’esame sensoriale di una commissione composta da due produttori dell’Istituto, un tecnico di laboratorio della Fondazione Mach e due membri dell’Anag (Assaggiatori Grappa e Acquaviti). La commissione si riunisce presso la Camera di commercio di Trento e valuta se il prodotto corrisponde al tipo che il produttore vorrebbe indicare in etichetta (es. “grappa giovane”, “grappa invecchiata” e così via) e se raggiunge il livello di qualità minimo per godere del marchio dell’Istituto. In caso positivo sono quindi consegnati al produttore tanti marchi numerati “Trentino Grappa” quante saranno le bottiglie poste in commercio. Un’ulteriore fase di controllo riguarda i prodotti già sul mercato per verificare nuovamente la loro conformità a quanto stabilito dall’Istituto. Vengono a questo proposito acquistate in vari negozi bottiglie con il marchio dell’Istituto e sottoposte nuovamente alle operazioni di verifica (controlli in laboratorio e giudizio della commissione).
Il marchio del Tridente.
I fondatori dell’Istituto adottarono come marchio il Tridente perché già simbolo della città di Trento (per i romani infatti era Tridentum). Il segno venne scelto quindi per rendere visibile al consumatore lo stretto legame tra il prodotto e il territorio. Modificato più volte nel corso degli anni, il Tridente ha comunque sempre mantenuto la sua centralità. Lo si può trovare apposto sulla bottiglia, in varie posizioni (dal collo all’etichetta) accompagnato da un codice alfanumerico, la “targa” del prodotto che permette al consumatore di ricondurre dalla vinaccia alla bottiglia tutta la sua storia.