
Rovero
Il metodo biologico, esteso da anni a tutta la produzione aziendale, è ormai punto di forza e costituisce esempio per molti agricoltori. Vinacce, appena svinate, dalla cantina vengono trasferite alla distilleria e subito lavorate.
Così, dalla distillazione delle vinacce fresche dell’Azienda Agricola di proprietà, da quelle di altri viticoltori biologici e di primari produttori di prestigiosi vini, vengono ottenute, con metodo discontinuo a bagnomaria, piccole ed uniche partite di grappa monovitigno, per la gioia dei palati più esigenti e di quanti amano prodotti esclusivi di grande qualità.
Questa è l’impressione che si percepisce entrando nell’azienda agricola dei fratelli Rovero: un’accogliente e piccola vallata alle porte di Asti, sui cui pendii si susseguono filari, radi quanto basta da far pensare a una caparbia ricerca della qualità. La conformazione geologica ha plasmato il microclima di questa zona e ha consentito all’azienda, che la occupa quasi per intero, di intraprenderne la coltivazione biologica dal 1987. La cura della terra, il rispetto della vite, la tutela della salute degli operatori e dei residenti, non si esauriscono nelle pratiche agricole ma traspaiono anche dalla vinificazione, rispettosa delle tradizioni e aperta alla tecnologia moderna, e dalla distillazione, cadenzata dai tempi di svinatura e dalla qualità delle vinacce fresche. Come spiega Enrico Rovero, la conduzione sostenibile dell’azienda è stata decisa ben prima che si diffondesse la moda del biologico e che il legislatore, a livello comunitario, ne promulgasse la regolamentazione. In altre parole, la scelta di migliorare l’ecocompatibilità del lavoro è dipesa non tanto da scelte di marketing, che oggi possono apparire ovvie, quanto dalla volontà di salvaguardare la bio-diversità e dalla ricerca della salubrità e della qualità. Questa filosofia ha perso i propri connotati teorici e si è concretizzata in un atipico posizionamento del prodotto sul mercato: contrariamente alle altre aziende, i Rovero hanno deciso non solo di confinare nel margine dell’etichetta le informazioni relative alla certificazione biologica delle loro uve, ma anche di non commercializzare i prodotti in vie dedicate ai prodotti bio. I risultati di questa strategia commerciale sembrano dare loro ragione, dal momento che il palmares dei riconoscimenti è in continua espansione grazie alla produzione di vini e distillati di alta qualità. L’offerta di distillati comprende grappe riserva di Moscato, Barbera, Nebbiolo, grappe monovitigno sia morbide sia secche e distillati di frutta (albicocca, mela e uva). In aggiunta alle usuali vie distributive, i vini e gli alcolici sono stati avvicinati ai consumatori grazie all’integrazione nella strategia di marketing di un’ospitalità agrituristica che può vantare un piccolo primato: la licenza n. 1 rilasciata dal comune di Asti. Anche in questo caso, l’azienda ha dimostrato un approccio lungimirante nei confronti di quella che oggi viene definita la “valorizzazione diversificata delle economie rurali”.
La storia dei Rovero inizia alla fine dell’ottocento.
Memoria storica è la piccola cappella eretta nel 1880, incastonata nella cornice aziendale. Un agglomerato di case attorno al grande cortile dove trovano posto anche la distilleria, la cantina di invecchiamento delle grappe, la vecchia casa contadina dedicata alla foresteria e gli uffici.
Sulla collina di fronte, in mezzo alle vigne nel verde e pittoresco paesaggio, la cantina di vinificazione e l’affinamento dei vini.
Le ultime due generazioni: i fratelli Franco, Claudio, Michelino con il figlio Enrico, continuano con rinnovata passione la tradizione di famiglia, ampliando l’Azienda ed impiegando tecniche di coltivazione che garantiscono, oltre al rispetto dell’ambiente, prodotti sicuri e genuini.