
Distillerie Saint-Roch
La storia delle popolazioni alpine è sempre stata caratterizzata da una certa austerità climatica e del territorio. Questo aspetto ha portato le genti alpine alla creazione di prodotti molto poveri, utilizzando ingredienti semplici come le erbe officinali.
In Valle d’Aosta il legame tra il genepy e le popolazioni di montagna è basato sul rapporto tra l’uomo e la natura con la consapevolezza dell’esistenza di un rispetto reciproco. È un rapporto fatto di faticose salite a quote elevate per recuperare questa preziosa piantina usata da molto tempo come digestiva in tisane o per la produzione del liquore di genepy.
Il genepy è dunque una pianta antica come le popolazioni montane e la sua presenza all’interno della vita di queste popolazioni è indiscutibile. Lavorato ancora oggi come un tempo, con gli stessi metodi di lavorazione, sia nelle case dei privati che negli opifici della Regione è tutt’ora consumato ed apprezzato dai valdostani e non solo ed è un simbolo della Valle d’Aosta.
Nel dialetto di molte popolazioni delle Alpi Occidentali «genepy» è il nome, di probabile origine celtica, che comprende cinque specie aromatiche della famiglia delle Compositae. L’Artemisia Glacialis è una di queste rare piante localizzate in aree alpine, sopra i 2000 m. di quota su terreni morenici. Di qualità perenne, l’Artemisia ha struttura cespitosa, di colore argento sericeo per foglie e stelo, e i fiori di varie gradazione di giallo dorato. Il potenziale aromatico si trova nelle sommità fiorite che si raccolgono a inizio fioritura da luglio a settembre.
La caratteristica rarità di questa pianta ha fatto sì che una legge sulla protezione della flora ne determini i modi e le quantità di raccolta, che avviene con molta cura senza asportarne le radici. Dopo diversi anni di sperimentazioni è oggi possibile coltivarla in terreni sciolti situati sopra i 1350 m.
Da sempre i pastori delle alte vallate valdostane le attribuiscono doti medicinali, soprattuto digestive, amaricanti e neurotoniche. Già nel IX secolo si diceva che “era vicina ad avere tante virtù quante foglie”. L’Artemisia Umbelliformis Lam, insieme all’artemisia Glacialis, viene utilizzata per produrre Genepy St Roch e Artemisia St.Roch, liquori originali e pluripremiati delle Distillerie St.Roch della Valle d’Aosta.
Questo raffinato liquore è il risultato di una conoscenza secolare della distillazione e dell’erboristeria coniugata ad innovazione e ricerca del gusto.
Il genepy è tra gli aromi più ricercati. Alla vista si presenta cristallino, trasparente di un bel giallo dorato, evoca all’olfatto la purezza dell’aria alpina e la particolare fragranza delle piante aromatiche maturate al sole d’alta quota. Ha un sapore unico, piacevolmente aromatico e persistente che unisce alla ruvidità della montagna, la freschezza delle acque di sorgente.
Il genepy può essere un ottimo digestivo sorseggiato a fine pasto, in alternativa per le estati calde, somministrato con ghiaccio “On the Rocks” o in versione “GenerAle” ghiaccio, genepy e ginger ale.
Di recente il liquore Genepy Valle d’Aosta ha ottenuto l’indicazione geografica, riconoscimento europeo che ne garantisce una maggior tutela e dona maggior garanzia al consumatore finale di avere un prodotto unico per le sue qualità.
La storia dei famosi liquori Saint Roch della Valle d’Aosta si intreccia con quella della famiglia Levi. Alla fine dell’800 Guglielmo Levi, discendente di una stirpe di famosi grapat di Campodolcino, fondò ad Aosta la più antica distilleria della Valle d’Aosta.
Passano gli anni e nel 1968 Natalina Levi, l’ultima figlia di Guglielmo, fonda insieme al marito le Distillerie Saint-Roch. L’azienda, oramai ingrandita, si sposta a Quart alle porte di Aosta: le mura medievali dell’antica distilleria lasciano il posto a modernità e tecnologia, da cui continuano a nascere i sapori tipici dei liquori valdostani, fra cui la nuova linea “A” come Artemisia.