Distillerie Bagnoli

Le Distillerie Bagnoli nascono nel 1954, quando il dott. Dino Bagnoli, figlio del maggiore dell’Aeronautica Militare Emo Bagnoli e di Targa Ilva Zita (figlia di Mario, noto imprenditore nel settore vinicolo) decidono di trasferirsi dal Polesine a Stanghella, piccolo paese in provincia di Padova, in seguito all’alluvione del fiume Po nel 1951. A Stanghella, i giovani sposi iniziano l’attività di distillazione della grappa nella propria distilleria, che a poco a poco comincia a crescere e a farsi conoscere. Oggi l’Azienda è impegnata in un duplice obiettivo: da un lato consolidare il proprio fatturato in Italia, dall’altro puntare decisamente verso mercati esteri, soprattutto dove il “Made in Italy” rappresenta un valore aggiunto.

Claudio Riva

Fondatore di Whisky Club Italia
Co-fondatore di Distillerie.IT

Le Distillerie Bagnoli nascono nel 1954.

L’attività consisteva nel distillare la vinaccia (la buccia dell’uva fermentata) che i vari contadini e produttori locali consegnavano direttamente alla distilleria. La grappa ottenuta veniva poi venduta sfusa alla gradazione alcolica originaria, circa 80% di volume, ad aziende molto affermate a livello nazionale, le quali si occupavano dell’imbottigliamento.

Il 1970 fu un anno tragico per la famiglia Bagnoli, segnato dalla prematura scomparsa del dott. Bagnoli, proprio nel momento in cui l’azienda stava ultimando importanti progetti di sviluppo, come l’apertura di una seconda distilleria a S.Pietro Vernotico (BR) in Puglia.

La sig.ra Targa Ilva Zita, donna forte, coraggiosa nonché’ di profonda fede, decise comunque di continuare l’attività , incoraggiata anche dai figli Camillo e Giovanni, che dimostrarono un grande interesse per l’attività di famiglia, pur essendo ancora dei giovani studenti.

Terminati gli studi, i giovani Camillo e Giovanni entrarono a pieno titolo nell’azienda verso la fine degli anni ‘70.

L’originaria voglia di fare, unita ad un rinnovato entusiasmo, conferirono da subito una nuova linfa vitale all’azienda. Ne risultarono nuovi ed interessanti progetti, su tutti l’idea di poter imbottigliare direttamente la propria grappa. L’apertura di un piccolo laboratorio a Noventa Padovana (PD) ed il successivo trasferimento nel 1982 presso lo stabilimento di Stanghella, rinnovato ed ampliato e che costituisce ancora oggi sede dell’azienda, rappresentarono passi decisivi verso la realizzazione dell’ambizioso progetto.

In Italia, gli anni ‘80 furono contrassegnati da un generale benessere economico, accompagnato da una ventata di ottimismo e fiducia nel futuro. In questo scenario crebbe, soprattutto nei giovani, il desiderio di evasione e divertimento, la voglia di stare insieme e di far tardi la sera: si registrò dunque una crescita senza pari del numero dei locali di intrattenimento, discoteche, disco-bar, pub, e analoghe attività.
Sempre attenta alle nuove tendenze, l’azienda Bagnoli decise pertanto di ampliare la propria produzione, ottenendo sin da subito promettenti risultati: puntando al “mercato del divertimento”, la grappa fu affiancata da una linea completa di distillati, liquori, sciroppi e semilavorati di frutta.
Proprio in questo nuovo progetto, l’azienda assimilò e consolidò alcuni principi guida, che diverranno in seguito valori fondamentali ed irrinunciabili, tra i quali “La Qualità prima di tutto”. Se all’inizio sembrava il percorso più difficile e impegnativo, procedere secondo i criteri tradizionali si rivelò in seguito una scelta vincente: la selezione attenta, quasi maniacale, delle materie prime, la metodologia di preparazione legata alla tradizione, l’utilizzo diretto di erbe aromatiche ed officinali, diventarono i punti di forza che permisero alla Bagnoli non solo di crescere e di espandersi, ma di diventare in pochi anni una realtà importante nel panorama liquoristico internazionale.