
Distilleria San Tommaso
Una vocazione alla vite antica e sapiente, una terra raccolta in cui i filari, alternando i propri colori al ritmo delle stagioni, donano uve uniche per profumo, sfumature e fragranza.
E’ il Monferrato, terra di colline e castelli. Qui, da preziosi vitigni di tradizione e vinacce vergini uniche al mondo, nascono le grappe di monovitigno San Tommaso: distillate in alambicchi di rame nell’antico impianto di San Salvatore Monferrato, donano agli intenditori di tutto il mondo le fragranze sapide e vibranti di queste festose colline e la gratificazione perfetta di grappe di potente e articolata carica aromatica.
Vestite solo degli schietti aromi dei vitigni di provenienza e arricchite dalla preziosa distillazione in alambicco, le grappe San Tommaso, custodite nelle classiche bottiglie dalle incisioni in rame, donano il piacere sottile dell’incontro con una terra di perfetta bellezza e antica sapienza.
Una combinazione perfetta di innovazione e grande esperienza nel nome della tradizione è il segreto del successo dell’azienda San Tommaso. Tutto è cominciato quando la famiglia Carbonelli acquistò il primo impianto di distillazione da un sacerdote che aveva chiamato proprio San Tommaso la cooperativa inizialmente proprietaria del macchinario.
Nella distilleria San Tommaso si producono grappe aromatiche naturali come Moscato, Malvasia, Brachetto e neutre come Barbera, Grignolino e Dolcetto, che hanno ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti come l’Alambicco D’Oro in numerose edizioni.
La distilleria lavora principalmente vinacce aromatiche, che iniziano la stagione di trasformazione verso fine agosto. L’innovazione della lavorazione consiste nell’insilamento veloce della vinaccia, che avviene entro tre/quattro ore dalla torchiatura soffice. Questa lascia un grado di umidità maggiore permettendo quindi l’estrazione di aromi più intensi. Al mattino i camion partono dalle cantine e in meno di un’ora arrivano in distilleria, dove si provvede ad insilare immediatamente la vinaccia dentro a grossi budelli del diametro di 2 metri e mezzo e di lunghezza di 70 metri circa.
L’insilamento avviene tramite un’apposita macchina che pressa la vinaccia in ambiente chiuso, dove l’ossigeno, con la fermentazione della vinaccia, si trasforma in anidride carbonica che conserva il prodotto preservandolo da fermentazioni secondarie. Le vinacce, chiuse nell’involucro di plastica, possono durare mesi senza cambiare sapori e profumi, ma anzi arricchendosi. Al momento opportuno vengono passate al disalcolatore che, con movimento continuo e rotatorio a mezzo di più coclee, fa lambire la vinaccia da vapore a bassa pressione che asporta profumi e sapori dando il meglio della qualità. Da questo processo si ottiene un prodotto chiamato “flemma”, intorno ai 20-25 gradi alcolici.
A questo punto ha inizio la seconda distillazione: la flemma viene ridistillata negli alambicchi ottenendo la testa, il cuore e le code della grappa. Le teste e le code vengono accantonate, mentre il cuore – la parte migliore della grappa – viene avviata al deposito.
Infine si avvia il terzo processo di distillazione, in cui le teste e le code vengono poste in un impianto continuo completo di 4 colonne di cui la prima è quella distillatrice, la seconda toglie il metilico (dannoso per la salute), la terza elimina gli olii (responsabili della cattiva digestione del prodotto) e l’ultima – la colonna di rettificazione – permette di separare le sostanze volatili di pregio da quelle vili.