Gli amari e i bitter sono liquori e sono caratterizzati dall’uso di erbe e spezie per aromatizzare la base alcolica. La loro origine è medicinale e venivano prodotti in origine da speziali e farmacisti.

Gli amari si ottengono dalla macerazione e/o infusione di erbe, spezie con l’eventuale aggiunta di aromi o zucchero. Il gusto principale dovrebbe essere quindi l’amaro, tuttavia in molti casi la presenza di zucchero è molto abbondante.

I bitter sono un elemento fondamentale dela storia della miscelazione: nel 1806 la prima descrizione conosciuta di un cocktal lo descriveva come “un liquore stimolante prodotto con distillato, zucchero, acqua e bitter”.

Secondo il Regolamento Europeo 2019/787 30 una  bevanda spiritosa di gusto amaro o bitter deve soddisfare i seguenti requisiti avere un gusto prevalentemente amaro e avere una gradazione alcolica minima del 15% Vol.

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La liquoristica si intreccia con la storia dell’alchimia e dei primi distillatori di erbe e fiori già attivi nell’VIII secolo soprattutto in area di influenza araba. La Scola Medica Salernitana dal IX secolo diventa un punto di incontro tra gli alchimisti del mediterraneo e si iniziano a produrre elisir a scopo curativo. Nel XVI secolo Caterina de Medici da Firenze porta l’arte della liquoristica fino a Parigi. Nei secoli successivi le tecniche si affinano e la liquiristica di affina, creando diverse categorie, tra le quali gli Amari e i Bitter.